mercoledì 22 aprile 2009

Statisticomiche (la comica delle interviste statistiche)



Premetto che conoscere per decidere e conoscere per programmare è fondamentale in tutte le materie anche e soprattutto nel settore turistico, dove l’esagerata crescita mondiale del fenomeno ne accentua ancor più la notevole importanza.
In poche parole, per poter capire il fenomeno dell’attività economica, dell’impatto sull’occupazione e i risvolti sociali, ambientali e quindi culturali, sono necessarie delle statistiche accurate e non semplici aggiornamenti, alcuni dei quali addirittura discordanti poiché effettuati da una miriade di centri o altro, confermando che ognuno va per conto proprio.
Se poi ci mettiamo la possibile valutazione partitocratica, ecco che appariranno completamente incomprensibili e questo mi ha portato ad effettuare una personalissima statistica sul valore e la veridicità delle statistiche.
100 (cento) albergatori – ristoratori alla domanda: Credi alle statistiche?
Hanno così risposto:
28 Perché tu ci credi?
11 Non ho tempo da perdere per queste str…anezze
52 Mamma mia
7 Neanche per sogno
2 Aff… le statistiche

Il risultato è talmente evidente che è inutile qualsiasi commento.
Alcune delle domande rivolte da parte di affermate e note federazioni, associazioni, università ed altro che le attuano, sono forse talmente comiche da far arrossire di vergogna i grandi sceneggiatori del passato, quelli di Stanlio & Ollio per capirci, e vale a dire una per tutte, quella di richiedere ad un gestore alberghiero (ma non al cliente) se il proprio hotel mantiene l’indicatore della qualità/prezzo (?).
Carnevalate che secondo loro danno il giusto metro di valutazione per gli operatori che da queste dovrebbero trarre gli obiettivi attraverso giuste analisi e valide informazioni mentre il sondaggio o campione degli intervistati difficilmente supera le 500/1000 unità, cosa da cui non credo si possa evidenziare un grande valore aggiunto.
Di seguito, per comparazione, il modello francese ad opera della brava Silvia Salvi:
1° SDT (Suivi de la Demande Touristique), frequenza della domanda turistica.
2° EVE (Enquête des visiteurs de l’étranger), ovvero l’inchiesta sui visitatori esteri.
Entrambi gli strumenti, SDT e EVE, sono dispositivi di rilevazione dati per così dire continui; per l’SDT, di più di 20.000 domande mensili sulle pratiche turistiche e sulla mobilità e più di 10.000 per EVE.
Due sotto-inchieste forniscono una informazione più completa sul consumo turistico: una parte per le “spese in Francia” e l’altra per le “spese all’estero”.
Inoltre, una inchiesta mensile su andate e ritorno giornaliere permettono d’ottenere delle importanti informazioni sui comportamenti e le pratiche dei turisti escursionisti.
Questa comporta mensilmente l’inchiesta di oltre 30.000 individui e il trattamento statistico di circa 20.000 risposte attraverso uno schedario delle strutture alberghiere: la scheda è stata espressa raccogliendo i dati delle prefetture, dei partner regionali e dei dipartimenti, in particolare per il campo della struttura delle catene alberghiere.
I soggetti economici locali, attraverso gli Osservatori Regionali del Turismo (ORT), hanno sottolineato la necessità di costituire un centro di raccolta dati, fondamentale per imprimere omogeneità e comparabilità dei dati tra una regione e l’altra.
La Francia quindi ha tutti gli strumenti metodologici e organizzativi richiesti dall’Unione Europea, dimostrando di avere un sistema che le permetterà anche nel futuro di mantenere la leadership mondiale nelle politiche di ricerca dati o statistiche per il turismo mentre noi abbiamo…lasciamo perdere.
Beh, qualche differenza c'é.
Eppoi, siamo veramente in linea con la direttiva 95/57/CE sulle statistiche turistiche?

Luciano Ardoino
Fonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/

22 commenti:

  1. A me non l'hai chiesto!
    Quindi 101
    Risposta: mamma mia

    Ma fare come in Francia, nooooo!

    RispondiElimina
  2. Nicolò, il violinista22 aprile 2009 alle ore 15:06

    @Stella di mare

    Luciano ha detto albergatori.

    Che cosa c'entri tu?

    Nicolò

    RispondiElimina
  3. @Nicolò, il violinista

    Gli affari tuoi...mai, vero?

    RispondiElimina
  4. Ho messo l'interrogativo ma intendevo l'esclamativo.
    Gli affari tuoi...mai, vero!

    RispondiElimina
  5. Luciano come vedi una programmazione sul tipo Svizzero invece?

    RispondiElimina
  6. @Vincenzo
    Non conosco bene la misurazione delle statistiche del turismo svizzero. Le informazioni in mio possesso derivano principalmente da quanto letto su internet.
    Conosco gli alti e bassi che hanno dovuto sostenere (togli e metti per motivi finanziari) negli anni passati ma credo che attualmente dopo aver coinvolto anche il privato (circa 45 partners) abbiano ottenuto buone risultanze. Comunque grazie per l'informazione che andrò subito a richiedere presso alcune conoscenze che operano in quella nazione. Credo sia meglio avere notizie dirette che semplici letture.
    Se dai ascolto a quello che leggi difficilmente riesci a trovare la verità.
    Ciao, a presto.

    RispondiElimina
  7. Buona l'idea di fare una statistica sul valore delle statistiche anche se il risultato era facilmente programmabile.
    Immagino che ti sia divertito.
    Complimenti all'idea.
    Ciao

    RispondiElimina
  8. Certo che la situazione è molto deprecabile e non si intravvedono soluzioni valide.
    Non credo proprio che si tirino le pietre da soli e quindi ci dovremo mantenere queste statistiche fino alla fine dei giorni.
    Come non credo che possano copiare dalla Francia, troppo presuntuosi.

    RispondiElimina
  9. Noi che copiamo dalla Francia?
    Ma siamo matti?

    RispondiElimina
  10. Come al solito hai ragione caro Luciano, facciamo, anzi fanno ridere.

    RispondiElimina
  11. Anche i dati WEF ci danno in una posizione non certo invidiabile.
    Ma cosa servono questi dati se non sono minimamente seguiti e perchè siamo iscritti al WEF?

    RispondiElimina
  12. @Vinc
    Tu vuoi sapere troppo (:-))eppoi gli interrogativi che hai posto sono irrisolvibili in Italia.

    RispondiElimina
  13. Da ISTAT
    http://www.istat.it/dati/dataset/20070215_00/
    Nota: in data 26 marzo 2007 la tavola 2.25 è stata sostituita poichè non coincidevano il totale riportato per alcune regioni e la somma dei valori assegnati alle provincie componenti le regioni stesse.
    Beh, se calcoliamo che è stato inserito il 15 febbraio e che se ne sono accorti ben 41 gg. dopo....

    Marina

    RispondiElimina
  14. @Marina
    Se stiamo ad elencare tutti gli sbagli che hanno scritto o fatto dovremo stare tutto il giorno a scrivere le loro str...anezze.
    Eddai!

    RispondiElimina
  15. Non posso fare il nome della scuola alberghiera che ho visitato ieri.
    La differenza che abbiamo evidenziato te la inviamo privatamente per e-mail.
    Ti anticipo solo che è evidente la differenza tra la realtà professionale e quella...va bé, a presto.
    Ciao

    RispondiElimina
  16. Magari se ci fate sapere anche a noi....

    RispondiElimina
  17. @Marina
    Ho appena ricevuto l'e-mail che trovo molto interessante e sto valutando l'opportunità di descriverle con quelle già in mio possesso.
    Un po di pazienza e saranno pronte per i tuoi sagaci commenti.
    Un abbraccio
    luciano

    RispondiElimina
  18. Ultime dalla MVB

    UN POOL
    PER RILANCIARE IL TURISMO
    Il turismo non si improvvisa, soprattutto nel Belpaese. Ecco perché il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Turismo, l'onorevole Michela Vittoria Brambilla, ha creato ieri il ‘Comitato per la razionalizzazione della formazione turistica e la promozione della cultura dell'ospitalità', sotto la regia del dipartimento Turismo di Palazzo Chigi. Con lo scopo di migliorare i piani formativi, che in Italia "non sono adeguati alle nuove esigenze del lavoro e delle imprese", il comitato, formato da 21 esperti provenienti da tutta Italia, si riunirà periodicamente e, a titolo gratuito, formulerà proposte e correttivi volti a far riprendere all'Italia il ruolo che le compete e che "da troppo tempo abbiamo perso".

    Dio che arroganza.

    RispondiElimina
  19. Nicolò, il pianista23 aprile 2009 alle ore 18:59

    Cosa avranno da dire di diverso i 21 da quello che quotidianamente ascoltiamo?
    Sono proprio alla frutta!

    RispondiElimina
  20. Dove li prende se non da quelli che già ci sono e che nulla hanno fatto fino ad oggi se non quello di parlare a vanvera.
    Ci stanno prendendo per il ..lo.

    RispondiElimina
  21. La MVB ha ripreso, dopo una parentesi di pausa, ad allietarci con le sue trovate non affatto nuove.
    Beh, il pensare che noi ci arriviamo molto tempo prima mi fa pensare che potremo fare i sottosegretari al turismo o addirittura i Ministri... ma forse è meglio che vada a preparare la minestra per i miei.

    RispondiElimina
  22. @Stella di mare

    Buon appetito carissima.

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali