sabato 23 aprile 2011

E sarebbe questa l'opposizione alla Brambilla?

Domani è Pasqua (ma va?) ed è l'evento centrale della narrazione dei Vangeli nonché degli altri testi del Nuovo Testamento: secondo questi testi, il terzo giorno dalla sua morte in croce Gesù risorse lasciando il sepolcro vuoto e apparendo inizialmente ad alcune discepole e quindi anche ad altri apostoli e discepoli.
Perché dico questo?
Dico questo perché vorrei tanto che finalmente “risorgesse” il turismo nel nostro Paese, anche se non in soli tre giorni, almeno in trent’anni, ma tra quelli che “comandano” e quelli che dovrebbero fare dell’opposizione in questo settore … beh, il buon Dio ce ne scampi, ed hai voglia ad aspettare che questo accada anche se passano secoli.
Di chi governa questo comparto ho già più volte scritto sul blog (700 post in poco più di due anni), ma degli “altri” ben poco o niente, per il semplice motivo che probabilmente ne sanno ancora di meno della Brambilla & Co.
Ebbene oggi m’è capitata sott’occhi una notizia di un tal Armando Cirillo, che stante alle informazioni ricevute dal web, è il responsabile per il turismo del Partito Democratico (il PD), e di cui nei tempi addietro non avevo mai sentito nulla.
Sarà colpa mia che non l’ho seguito abbastanza, sarà che lui di turismo (forse) non ne capisce una cippa (senza forse), sarà quel che sarà, ma da quel che leggo, attraverso le sue dichiarazioni, mi sovviene una cosa soltanto.
“Ma non ce n’erano altri?”.
 Poi però m’è venuto subito in mente il Matteo Colaninno, il ministro ombra delle Attività Produttive, anche lui del PD, e figlio di quello dell’Alitalia, che in un confronto durante una trasmissione di Porta a Porta in cui era presente la Michela Brambilla, non ha saputo dir altro, parlando di turismo, che la ministra aveva fatto il saluto romano.
Si vabbè, non sarà stata di certo una buona azione, ma scusate, che cavolo c’entra il turismo col saluto fascista?
Mah, forse le sue conoscenze nel comparto erano o sono tuttora, limitate ad una alzata di mano degli altri.
Dando così un chiaro esempio che se Sparta piange Atene di certo non ride; o almeno non dovrebbe farlo.
Il che è come dire, che se hai dei clienti non c’è motivo di cercarne degli altri.
La speranza è che l’errore sia dovuto ad una trascrizione del giornalista sul cartaceo o nel web, perché se la cosa è vera … ma che sta a dì questo qua; è mai possibile che non gli sia balenata l’idea che le cose debbano e possano andare di pari passo?
E chi del suo partito l’ha letto o sentito, possibile che non gli abbia detto mai niente?
Comunque e quantunque seguono sul web tante altre cosine che non sto qui a dire ma che rispecchiano il detto, ridetto e stradetto a volontà, prendendo sempre spunto da altri che nei secoli hanno detto le stesse cose, senza per altro andare a cercarne le particolarità estrapolate dal proprio sapere.
Diciamo un’opposizione che sa di ben poco, e che se sommata all’insipienza di quella/i che “manovrano” l’ambaradan del turismo nazionale; beh, a noi di sicuro, con questi qui di mezzo, non resta che sperare in qualche “miracolo” di resurrezione sul tipo di quanto narrato dal Nuovo Testamento.
Buona Pasqua a tutti, anzi, quasi tutti.

P.S.: Se poi lor signori volessero per caso conoscerne un po’ di più per particolareggiare il loro sapere, ebbene consiglio una visitina qui, dove chi vi scrive, pur non appartenendo al settore del turismo, dice cose molto più sagge di chiunque quelli … di una o dell’altra sponda.
Criticando si, ma costruttivamente ... s’intende.

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