giovedì 13 settembre 2012

Ajò, siamo disa♥mati !


Conobbi il figlio del grande Jacques Yves Cousteau, Jean Michel, alle Fiji negli anni ’90, e di lui ovviamente, ricordo la grande esperienza che aveva oceano-graficamente maturata attraverso cotanto genitore.

Fu un gran piacere ascoltarlo e rimasi completamente estasiato da tutte le sue conoscenze in materia.
Ma quello che più di Jean Michel mi rimase impresso è che paragonò quei meravigliosi mari a quelli della nostra Sardegna.

In verità, quando da lui ricevetti questa disamina feci immediatamente delle considerazioni semplici semplici e fui portato in un attimo a sostenere la medesima cosa.
Infatti non solo aveva ragione, ma probabilmente anche qualcosa di più.

Un po’ di mari me ne capisco anch’io avendoci viaggiato e a lungo sostato nelle isole più belle del globo (lavoro) e nei mari migliori del mondo, tra cui quelli sardi. ma certamente non me ne capisco in quella Cousteau misura.
In verità in Sardegna non c’ho mai lavorato ma solo delle gratificanti vacanze sotto tutti i punti di vista, e non ultimo, anzi, certamente il primo metro di misurazione, è sempre stata la limpidezza di quelle acque marine che pochissime volte ho rivisto in altri oceani o mari.

Bene, detto questo passo di corsa al fatto, e vale a dire a quando pochissimi giorni fa mi s’è parata davanti questa radio pubblicità.
E’ stato un caso “voluto” perché qualche ronzio m’era arrivato dal web e quindi … una pubblicità peggiore non credo che esista!

Sia chiaro che col simpatico Christian Cocco, la voce dello spot e vice Gabibbo di Striscia, non ho assolutamente nulla di personale e probabilmente quel testo gliel’hanno già bello che confezionato dei gran “genii” della comunicazione locale, portando la logica a maturare che il buon Cocco non abbia alcuna responsabilità.

Ma che diamine, già d’acchito quell’“A♥miamoci e partite” non è che sia poi una gran bella trovata, o no?
Anche perché ricorda dei trascorsi non troppo felici … e poi quell’a♥miamoci che “razzo” è?
A♥miamoci decché?
Poi che lo spot di un’isola così bella per tanti vari motivi (ricordate cosa disse Cousteau?), parli solo dei prezzi convenienti del viaggio per arrivarci … personalmente (ma non solo) penso che sia una strunz str … anezza quasi da record del mondo.
Gold medal al … vabbé, lasciamo perdere l’eventuale aggettivo da omaggiare a questi signori … ma chi l’ha organizzata ‘sta bella pubblicità qua?




In giro si dice che il tutto parta dall’assessorato al turismo sardo, per altro già abbastanza famoso per altre cosette del genere, come dall’isola che danza al togliti il maglione al primo cenno di raffreddore e vieni qui di Caterina Murino … e ora quell’Ajò.

Siamo alla solite!
Nelle altre parti del mondo spacciano per musei case di 50 anni e la Sardegna che ospita una delle civiltà più antiche del pianeta, il leitmotiv massimo che riesce a produrre per una pubblicità sulla carta stampata è quella sul freddo, oppure via audio ‘sta cosa qua.
E poi parlano ancora di cultura e turismo?
Ma dove la vedono in questi spot la cultura, senza parlare poi del turismo, neh?

E la reggia nuragica di Barumini che è classificata dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità? E che dire della necropoli di Tuvixeddu a Cagliari che è la più grande del Mediterraneo relativamente alla cosiddetta “civiltà Fenicio-Punica”?
Ma l’elenco sarebbe sterminato.

Ajò!

P. S.: La soluzione?

Cambiare immediatamente l'ambaradan che programma 'ste cose qua ... aziendalmente e non politicamente, né?




9 commenti:

  1. E questo?

    La stagione turistica, che ha registrato un vero e proprio crollo di presenze per gli italiani, è stata salvata dagli stranieri. Davide Calderan, presidente del Carg, il consorzio che raggruppa una cinquantina di operatori di Salò e di Gardone, nonché uno dei proprietari di Villa del Sogno, fa il punto su quel che è accaduto in questa estate molto complicata. «LA PARTENZA - ricorda - è stata disastrosa. A metà giugno sono iniziati i primi arrivi. E ora, tirando le somme, possiamo parlare di dati lusinghieri. Non si è verificato il boom del 2011, ma, rispetto alle previsioni, registriamo risultati quasi sorprendenti». «Il merito - prosegue Calderan- è tutto degli stranieri. La Germania continua a rimanere il Paese di riferimento. Bene anche inglesi, olandesi, belgi, francesi e svizzeri. La Russia e i paesi dell'Est sono in costante crescita. Male, invece, gli italiani. Le difficoltà economiche si fanno sentire. E le famiglie hanno rinunciato a tante cose, tra cui le vacanze». Perché l'afflusso ha tenuto nostante tutto? «Credo che la qualità dell'offerta e i prezzi contenuti, mantenuti sostanzialmente inalterati rispetto al passato, abbiamo inciso in maniera positiva. Senza trascurare l'impegno profuso per l'ammodernamento dei servizi, e la collaborazione con gli enti pubblici». L'INTRODUZIONE della tassa di soggiorno rappresentava un'incognita per la stagione. «Invece è passata inosservata. In Europa la si trova in parecchie località, per questo gli stranieri non ci hanno fatto caso. Ritengo, comunque, che per il 2013 si debba lavorare congiuntamente per arrivare a una soluzione unitaria. Non è ammissibile che una località la applichi in un modo, e un'altra invece in maniera differente. Così com'è, la nuova imposta rappresenta un'occasione persa. Occorre arrivare a un regolamento uguale per tutti, con gli stessi importi, e l'identico periodo di applicazione». A Gardone Riviera il trenino che trasporta i turisti dall'imbarcadero al museo del Gesù Bambino, e poi al Vittoriale, ha suscitato divergenze e mugugni. Qualche esercente si è lamentato del fatto che portasse via i clienti dalla parte bassa del paese. «Noi albergatori siamo soddisfatti del servizio: consente a tutti di spostarsi sul territorio. Bisognerà definire alcuni aspetti, ma il nostro giudizio è positivo». Calderan aggiunge che sta lavorando per allungare la stagione, in modo da attirare gente anche in ottobre-novembre. Intanto a Salò il Carg ha cambiato sede. Abbandonato il locale ai piedi della torre dell'orologio, in Fossa, è entrato nella struttura realizzata in piazza Pedrazzi, là dove il sabato si tiene il mercato. L'impiegata darà informazioni soprattutto di carattere ricettivo, senza trascurare le iniziative sul territorio.

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  2. non posso che essere d'accordo con quanto scrive Luciano, massimo rispetto per la persona di Cocco ma ferma condanna per una gestione della promozione regionale della quale non riesco a cogliere il senso. nel 2011 ho partecipato a circa 12 eventi all'estero tra workshop, roadshow, meeting etc. parlando con gli operatori stranieri era chiaro, chiarissimo, che le richieste per l'estate 2012 sarebbero state poche ma precise: prezzi competitivi, prodotti integrati e polisensoriali, aggiornamenti tempestivi su cosa fare e quando fare. non lo dico io, ma è esperienza comune, che la crescita dei low cost ha riversato in sardegna un target poco interessato alle unicità e molto al risparmio che rifugge dalle proposte del turismo organizzato. utilizzando queste 2 variabili: 1) richieste dei to 2) richieste della clientela individuale low cost io penso che si sarebbero potute attuare strategie diversificate di promozione e nessuna di queste avrebbe dovuto e potuto contemplare raffreddori, barchette con i 5 euro stampati sulla prua e tantomeno un jingle che parla della mia isola come di un posto ad hoc per hippy squattrinati. la mia presa di posizione ha avuto alcune conseguenze significative: il presidente della mia associazione di categoria ha preso le distanze dalla mia posizione in quanto ha ufficialmente affermato che "confesercenti non entra in merito alle scelte di marketing della regione" (miei dimissioni dopo 3 minuti da questa esternazione), il portale istituzionale in lingua inglese (al 2 agosto aggiornato al 21 febbraio) a seguito dei miei interventi su twitter il 6 agosto è stato aggiornato e altre piccole amenità. conosco diverse persone che lavorano li da quando io 20 anni fa ho iniziato ad occuparmi di turismo e non me la sento di cercare colpevoli tra di loro, anzi. le responsabilità sono altre ma fa comodo a tutti dire che quest'anno la sardegna ha fatto flop a causa del costo dei traghetti. io ho una mia idea: la sardegna ha fatto flop perchè non si è fatto nulla per evitarlo.

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  3. @Tiziana Tirelli

    Il tuo è un gran sfogo dettato dalla consapevolezza che si sarebbe potuto fare di più per la tua terra, la Sardegna, con poco ma buono.
    Complimenti, sei stata cortese nella tua delusione e questo ti fa onore.
    Ma dovrebbe fare onore anche a chi dirige dalle tue parti.
    Fossi in loro ti richiamerei subito per riparlarne.

    Clap clap clap.

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  4. @Tiziana

    Ciao amicona, che dire; hai già detto tutto tu e nella maniera migliore.

    E mi associo all'applauso di Francesco

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  5. @Tiziana

    Mi adeguo e associo al gruppo con una preghiera.

    Non ti arrendere mai, ma no lo credo che lo farai.



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  6. @Vinc

    Strano che non hai fatto delle domande


    ?????

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  7. @Ardoino

    Ecco la spesa che cercava

    LA BOSTON CONSULTING GROUP. Il ministero infatti, sebbene al dipartimento lavorino circa 100 persone e un nutrito gruppo di manager, ne ha affidato la realizzazione alla società di consulenza Boston Consulting Group, al costo di 30 mila euro.

    Fonte http://www.lettera43.it/politica/turismo-il-re-e-gnudi_4367564222.htm



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