lunedì 18 novembre 2013

Inglese e Turismo: Intervista a ... me

“L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare!”
di Daniele Canepa

Diceva così Gino Bartali, indimenticato campione di ciclismo e toscano verace sempre pronto a dire tutto ciò che pensava senza filtri, anche quando, appunto, tutto era da rifare da zero.

E’ con lo stesso spirito critico e analoga sferzante ironia che Luciano Ardoino, genovese con esperienza internazionale pluridecennale in tutti i reparti del comparto alberghiero, ha creato all’inizio del 2009 un blog sul turismo chiamato appunto tuttosbagliatotuttodarifare.

Lo scopo della sua pagina web non è quello di criticare per il gusto di lamentarsi, ma di contribuire in modo costruttivo allo sviluppo del turismo nel nostro paese.
Come imparare l’inglese lo ha intervistato ponendo l’accento in particolare sul binomio conoscenza delle lingue straniere/turismo.


Partiamo dalla sua esperienza personale. Avendo diretto delle catene alberghiere presumo che le fosse richiesta un’ottima conoscenza dell’inglese.
Come lo ha imparato?

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4 commenti:

  1. Ma dai


    http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/2013/notizia/palazzo-chigi-premi-da-30mila-euro-per-i-dirigenti-che-usano-le-e-mail_2010147.shtml

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  2. I dirigenti di Palazzo Chigi sono proprio bravi. Al 99% di loro sono andati i premi di rendimento per aver centrato gli obiettivi: una somma che varia tra i 26mila e i 31.600 euro. Cos'hanno fatto per ricevere tutti questi soldi? Spulciando tra le paginate della "direttiva generale" che dovrebbe stabilire i criteri per i premi, si scopre che bastava usare l'e-mail invece delle lettere per avere i riconoscimenti.
    Da sottolineare che il bonus integra un compenso di 188mila euro in media, almeno per i 104 dirigenti di prima fascia di Palazzo Chigi. "Repubblica" dice però che le cose stanno per cambiare: la presidenza del Consiglio vuole infatti rivedere gli obiettivi su cui i funzionari vengono premiati.

    Al progetto sta lavorando Alessandra Gasparri, capo dipartimento per l'ufficio del controllo interno. Dei contenuti non si sa niente: l'unica particolarità è, scrive "Repubblica", "che la pianificazione dei bonus sarà 'collegata in maniera stringente al ciclo di bilancio' (dal che si apprende che finora, chissà perché, non lo era)". E poi, appunto, la parola magica: sono arrivo criteri "oggettivi" per i premi. Dobbiamo quindi credere che, fino ad oggi, i premi sono stati dati sulla base di criteri poco chiari?

    A guardare le documentazioni del 2013, i parametri sulla base dei quali determinare i bonus sono in una direttiva generale lunga 102 pagine: vi si elencano quattro aree strategiche su cui basarsi per giudicare il lavoro, e queste sono "contenimento della spesa, crescita della produttività, buona amministrazione, qualificazione delle competenze". Quanto però a obiettivi misurabili, nelle pagine c'è ben poco di concreto. Si parla di "riorganizzare e reingegnerizzare i processi di lavoro e creare interscambiabilità di talune attività di supporto", di "miglioramento della qualità delle attività dell'amministrazione nel contesto internazionale".

    Però, quando si passa alla "produttività", l'obiettivo posto è il "miglioramento dell'organizzazione del lavoro, la riduzione dei tempi di lavorazione e la diminuzione del flusso cartaceo". Per precisare poi, al punto successivo, che occorre un "ampliamento dell'uso delle tecnologie della comunicazione".

    Qual è il significato? Che i bonus vanno ai dirigenti che hanno, appunto, il buon senso di mandare più e-mail e meno lettere. E ancora, nel campo dedicato alla "buona amministrazione", si sottolinea l'obiettivo di "riconoscere e valorizzare le capacità individuali dei dirigenti". Cioè, praticare la meritocrazia, promuovere chi vale. Offrire un premio per questo lascia pensare che una cosa che pare normale non lo sia a Palazzo Chigi. Tutto questo sarà forse risolto con la riforma che Letta si sta apprestando a preparare. Ma fin qui apparirebbe certo che l'Italia dovrebbe avere l'amministrazione migliore d'Europa. Almeno, a guardare i premi di rendimento.

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  3. @Luciano

    La prima volta che ci vediamo me la racconti vero l'esperienza della 66???

    L'hai fatta tutta?

    Per l'inglese è completamente vero.

    :DDDDD

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  4. @Vincenzo

    Certo.
    Dal 1985, se non ricordo male, si chiama Interstate Highway System, ma la feci nel '83 e quindi la vissi nel suo massimo splendore.
    Inteso come Historic Route 66.

    3775 km di bellezza e bontà.

    :)

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