sabato 18 gennaio 2014

I tuttologi nel turismo

Descrivere i tuttologi m'affascina da sempre e da sempre (pardon) mi procurano dell'iralità, mentre quelli che mi fanno non poco incazzare è la gente che pende dalle loro labbra.

Personalmente definisco questi ultimi come dei "fessi" completi e senza alcuna possibilità di rimedio.
A meno che non facciano finta di credere alle parole e ai ragionamenti dei tuttologi per averne poi dei ritorni ... vabbeh, avete di certo capito a cosa mi riferisco; d'altronde siamo in Italia e l'arte del "ruffianamento indefesso"  porta sovente a dei risultati monetari anche perché agli idioti (i tuttologi) piace circondarsi dei fessi perfetti.

Succede così che la giostra dei "deficienti" non si ferma mai; gli idioti si circondano di fessi e i fessi seguono gli idioti.
E così tutti "mangiano".
I tuttologi "mangiano" molto di più mentre i "fessi" riescono a raccogliere qualche briciola prima che questa cada per terra.
Poi se non ci riescono in tutta fretta e questa, la briciola, è già stata raccolta da qualcun'altro ancora più fesso, beh; inumidendosi la punta del dito la raccolgono dal pavimento o lo fanno direttamente con la lingua e gnam gnam ... ringraziando pure e procurando di conseguenza un'immensa soddisfazione al tuttologo.

Il tuttologo “prestato” al turismo è quell’individuo versato in tutto, la cui competenza svaria con agilità da un campo all’altro dello scibile umano.
Infatti l’Italia è piena di Tuttologi che lavorano nel turismo; anzi, forse in questo siamo gli indiscussi campioni del mondo.
Non è affatto difficile trovare della gente che praticando il mestiere dell'agente di viaggio da svariati anni, non conosca tutto sul settore alberghiero, ristorativo e via cantando.
Viceversa, quello del settore alberghiero conoscerà a menadito ciò che si deve o si dovrebbe fare nell'agenzia di viaggio e, perché no, la difficile arte del marketing.

Quindi i ristoratori sanno perfettamente come gestire un B&B, il gestore di un B&B sa certosinamente come procedono le discussioni nelle due decime Commissioni delle Camere (quelle preposte appunto al turismo) ... mentre gli ultimi arrivati del comparto turistico, le signore e i signori del 2.0, beh; quelli poi non li batte nessuno, escluso i politici.
Quest'ultimi sanno tutto, e quel tutto lo sanno meglio di tutti (ari pardon).

E se qualcuno vuol prendersi la briga di esaminare le conoscenze scolastiche o lavorative di chi “comanda” il turismo nei nostri rispettivi parlamenti nazionali o europei, ebbene non troverà nulla ma proprio nulla o poco di più.
Eppure tutti parlano di turismo, anzi ci fanno le leggi, decreti e decretini e guai a contraddirli o a contestarli, perchè come risposta "altri" ti diranno che loro raddoppieranno l’incidenza del turismo sul PIL nazionale già da domani.
Ma che dico, già da ieri!

Ma vaghiamo un pò e chi sono 'sti qui?
L’Homo Sapiens più Sapiens (il tuttologo), qualunque sia l’oggetto della conversazione, ne sa sempre più di voi.
Oltretutto sa rafforzare la propria presenza scenica con paroloni come "antitetico", "pedissequamente" o "ergonomico" capaci di mettere in soggezione qualsiasi comune mortale: è essenziale dare poco peso a queste esibizioni verbali in quanto frutto di una subdola tecnica utilizzata dal tuttologo.

Un’altra abitudine del tuttologo è quella di farcire il proprio lessico con allocuzioni straniere, e spesso addirittura latine; confidando nell’ignoranza degli interlocutori, sovente si diletta con frasi ad effetto di questo genere: "Deus ex machina!" (ovvero "La mia macchina va da dio!"). "Melius abundare quam deficiere!" ("Meglio abbondare che essere deficienti"). "Sursum corda" ("Sono giù di corda"). "Mater semper certa est, pater unquam" ("Mia madre è sempre sicura di dove sia l’est, a differenza di mio padre"). "Mens sana in corpore sano" ("Frequentare una mensa dove viene servito cibo sano è il modo migliore per mantenere sano il proprio corpo").

Se, per uno strano caso del destino, nel corso della conversazione si parlasse di un argomento estraneo alle conoscenze del tuttologo, questi si dimostrerà annoiato, sbadiglierà più volte e alla prima occasione troverà l’aggancio giusto per trascinare il discorso su binari a lui più congeniali.
Mentre se vi mettete a parlare del vostro lavoro, il tuttologo raschierà i meandri del suo cervello pur di dimostrare che anche in quel campo ne sa più di voi.
Se siete, poniamo, un elettricista, l’Homo Sapiens Sapiens vi terrà una lezione sul teorema di Gauss sui campi elettrostatici.

Ma guardatevi bene dall’avvilirvi davanti a tanta preparazione: anzi, sogghignate beati pensando che il tuttologo ha trascorso un’intera notte in bianco, studiando una vecchia dispensa della Scuola Radio Elettra, col preciso scopo di punirvi proprio sul vostro campo.
Interessante anche un’altra figura tipica del gruppo umano: lo sparaballe (Homo Esageratissimus), che potremmo descrivere come una deformazione iperbolica del tuttologo.
Questi solitamente e "forse" vengono promossi a dirigere degli Enti, Commissioni, Associazioni, Assessorati e quant’altro; sempre che facciano riferimento al turismo.

Ah, dimenticavo; se le statistiche e i dati non confermano il loro buon andazzo, il tuttologo si ingegna "forse" per “camuffarle” con l’appoggio dei futuri tuttologi a lui sottostanti (i raccogli briciole per terra con la lingua), oppure cerca e trova le colpe per cose che tu neanche immaginavi lontanamente, tra cui le immancabili e varie crisi mondiali o locali, i sempre presenti problemi causati dagli altri, ma soprattutto l’inesperienza, il non saperci fare o il menefreghismo manifestato da chi lavora  in altri spicchi del medesimo settore.

La morale della favola è che a tutta questa gente piace salire sulla giostra, sì, ma "la giostra dei deficienti" che serve solo per procurare un danno immenso al settore e all'indotto.

E gli altri?
E gli altri sono deficienti pure loro perché non staccano la spina a quella schifosa giostra che già gira da troppo tempo.








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