sabato 26 marzo 2016

Di male in peggio: tassa di soggiorno in base al prezzo

Il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini dice che il riferimento alle stelle è uno schema superato e sta lavorando ad una revisione dell’imposta, e vale a dire che la tassa di soggiorno si pagherà in base al costo della camera e non più, come adesso, a seconda delle stelle attribuite alla struttura (ved. qui).

L’idea (la sua o di chissà chi... vabbeh, forse la nuova terna dirigenziale dell'Enit con l'avvallo scientifico ragionato di qualche consigliere del ministro?) di un meccanismo percentuale sul costo della camera risolverebbe anche il problema dell’ospitalità alternativa (il ricetivo in generale), che non utilizza il sistema delle stelle e per la quale parametrare la tassa è complicato.

Subito dopo Franceschini aggiunge che le palanche derivanti l'imposta sul prezzo, andranno sì ai Comuni ma anche ad un fondo nazionale per la promozione dell'Italia nel mondo.
Ettepareva che non fosse così!
Pertanto amen ai Comuni, che non troveranno più nell’imposta di soggiorno uno strumento per sostenere servizi essenziali, e che di conseguenza dovranno “balzellare” nuovamente i cittadini per ricuperare la brillante idea di Franceschini.

Ma il ministro, o chi per lui, ha/hanno la minima idea del caos che s'andrà a creare per i T.O., per le ADV e per gli albergatori? … non oso nemmeno pensarlo. le stelle non contano “quasi” più è da mo che si sa poiché sopperite in gran parte dalle recensioni dei clienti. 
Lo stesso Taleb Rifai, il segretario generale dell'Organizzazione mondiale del Turismo, lo disse un anno e mezzo fa (ved. qui) consigliando di raggrupparle con le recensioni (toh, ma guarda un po), ma anni e anni fa, e ancor prima di lui, ne parlò qualcun'altro; le quali recensioni le aveva già incluse nelle classificazioni del ricettivo in generale... originando così una tassa di soggiorno davvero pari pari per tutti, ma soprattutto adatta a non creare alcun problema agli operatori, anzi... ma che lo ripeto a fare che tanto in Italia l'è tempo perso.

E allora tanto vale star qui, attendere, e guardare la collina. 
E' così bella... a me però quella di Francheschini & Co. pare come quell'idea di "Verybello"

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