mercoledì 23 novembre 2016

All'Enit (MIBACT) sono dei geni... tali e quali... (vabbeh, dai)

A che punto siamo con l’operatività del rinnovato Enit?

Se lo è chiesto oggi (ved. qui), insieme a tutti noi, Guglielmo Epifani, presidente X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo alla Camera dei Deputati, che ha accusato la macchina burocratica di avere dei tempi troppo lunghi, ed ostacolare quindi la piena operatività dell’Agenzia in un momento fondamentale per il turismo italiano.

Ed è probabile che Epifani se lo sia chiesto a seguito dell'incredibile moltitudine di richieste di spiegazioni da parte dei deputati della X commissione, appunto in merito alle str... anezze dell'Enit.

Dopo più di un anno l’Enit è ancora fermo, ha detto Epifani. Abbiamo bisogno di strumenti, è stato utile dare un segnale di rinnovamento all’Enit, ma ragioni burocratiche hanno fermato le sue attività. Quello di prima non andava bene, ora è stato rinnovato ma non è ancora in condizioni di funzionare. Se c’erano tutti questi problemi, facevamo prima a chiuderlo e ripartire con un Enit nuovo. Il fatto di aver voluto una transizione diversa ha fatto sì che ora sia ancora tutto fermo, senza risorse e con la questione del personale irrisolta.”

Ferma la risposta di Francesco Palumbo, direttore generale del turismo al Mibact, secondo cui l’Enit è pronto a ripartire subito, giusto in tempo con l’uscita del Piano Strategico del Turismo 2017-2022 da realizzare. «L’Enit è il soggetto che realizza, attraverso la promozione, gli obiettivi del Piano e li porta a meta comune. A me non sembra che un anno per rinnovarlo sia stato troppo per un percorso così complicato: c’era da mettere mano sul personale, anche all’estero, da rimettere in ordine il bilancio. In questo anno abbiamo elaborato la strategia e fatto in modo che ora l’Enit sia pronto a dare un impulso forte al Piano. Non esiste, poi, un problema di budget, perché in collaborazione con le Regioni si superano abbondantemente i cento milioni a disposizione per la promozione».

... a parte il fatto che quel Piano Strategico di cui il Palumbo parla e dal costo 1,5 mln di euro fa davvero pena, imho... mentre ne esiste/esisteva uno migliore e ben fatto, però al prezzo di soli 30.000 euro, che giace chissà dove.
Piano che avrebbero dovuto presentare in Consiglio dei Ministri a settembre (così' dicevano loro) mentre alle soglie di dicembre non se ne sa ancora nulla.... e poi...

Ah sì?
Un anno non è tanto... (peccato che praticamente è dal 2014 che va avanti la storia, vedi decreto Art Bonus, quindi gli anni sono due e passa).
Ma che volete... è molto complicato, eh...
Scoprono solo ora che era meglio abolire l'ente e stop, gestire la fase di transizione del personale verso la P. A., ma nel frattempo di aprire una struttura alternativa e dargli immediata e piena operatività permettendogli subito di assumere persone e/o di trasferirle velocemente dall'ente abolito, se qualcuno aveva l'intenzione di fare il passaggio... non se ne è parlato proprio, neh!
Veramente dei geni tali... e quali a chi penso io. 




3 commenti:

  1. S', certo, come no.
    I 90 e passa "loro" milioni di euro le Regioni li mettono completamente a disposizione di ENIT.
    Soprattutto per cose innovative come il #fogliameinitalia e altre genialate simili.
    Ma si può mentire in modo così spudorato?

    RispondiElimina
  2. Comunque io sono molto molto tranquillo perchè so che in ENIT c'è chi corre veloce e sa bene qual è la strada da imboccare. ;-)

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali