giovedì 19 marzo 2009

Com’era bello quando gli asini volavano; ora volano questi, bassi ed hanno il corno.

Com’era bello quando gli asini volavano; ora dicono che…
Mercoledì 18 marzo ore 23 e passa, sto leggendo su internet le ultime notizie dal mondo per quanto riguarda il turismo, quando squilla il telefono; dall’altro capo una vociona conosciuta mi sollecita ad un velocissimo collegamento con Rai 2, c’è la Michela Brambilla!
Premetto che non ho nessunissimo desiderio nei confronti della medesima, adoro mia moglie che oltretutto è molto più bella, ma interessandomi di turismo mi congedo dal caro amico e accolgo di buon grado l’invito preparandomi al meglio o forse è più opportuno dire al peggio.
I tentati diversivi del prossimo Ministro del Turismo sono ottimamente tenuti sotto controllo dalla valida giornalista che la costringe più volte ad inutili appigli nell’aria sovrastante, limitandola in trite e ritrite esposizioni o sentenze così di seguito elencate:
a) Brambilla: La politica sul turismo ha dormito per 25 anni e questa e' una grave colpa: se le cose fossero state gestite in modo diverso la situazione non sarebbe questa.
Questa ‘attenta valutazione’ era già apparsa nello scorso maggio e più volte instancabilmente ripetuta dalla medesima su testate giornalistiche , televisioni, radio ed eccetera, portandomi alla considerazione che lei stessa e tutto il suo entourage, non intravvedano delle soluzioni per incrementare il turismo e che anche il panettiere sotto casa, stimatissima persona, avrebbe potuto dire le stesse cose per manlevarsi da future responsabilità dovute alla probabile cattiva gestione.
b) Brambilla: L’Italia è il Paese più cliccato al mondo per quanto riguarda le ricerche turistiche su internet e bla bla, bla bla.
Detta indagine effettuata da Google risulta anch’essa più volte riproposta ma probabilmente mai attentamente esaminata dai vari Guru del turismo nostrano. Suona infatti come una nota stonata considerando che dapprima si incolpano le istituzioni precedenti di incauta gestione ed errata propaganda dopodiché si afferma che la nostra penisola è la più ricercata come meta turistica. Lo stesso Nino, il galantuomo panettiere, ha capito che le due cose non hanno attinenza perché se quelli di prima hanno lavorato male come mai siamo i più inseguiti?
Credo che le palanche preposte al turismo debbano andare in tutt’altra direzione!
c) Brambilla: Collegamenti vetusti, la non presenza di grandi catene alberghiere e quindi le probabili conduzioni familiari, sistemazioni antiquate, 150.000 impiegati persi nei soli primi mesi dell’anno e bla bla, bla bla.
Ma va, questo lo sapevamo già mentre che le soluzioni sono altre, quando lo capirete; forse quando avrete la buona conoscenza del settore?
Ma la risposta più incredibile avviene al termine dell’intervista televisiva e cioè quando la brava giornalista la incalza sulle previsioni temporali dell’uscita da questa brutta situazione del turismo italiano.
d) Brambilla: Ci vorranno circa 5 anni!
Beh che dire; continuando così immagino anche due o tre legislature.
Chissà se gli operatori avranno il tempo e la voglia di aspettare e credere ancora che gli asini volano o quelli sopra che sono anche peggio.

Luciano ardoino

Fonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/

24 commenti:

  1. Ho visto quella trasmissione e mi sono accorta che la Brambilla era molto in difficoltà e non sapeva cosa dire.
    Non faceva altro che piegarsi verso uno che era presente, come ancora di salvataggio, e si toccava sempre i capelli in segno di imbarazzo.
    Che pena.
    Marina

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  2. non ho visto il programma ma leggete cosa scrivevo quando la MVB ha partecipato al convegno sul turismo in ER a Riccione il 2 Dicembre: http://amarecattolica.blogspot.com/2008/12/fare-sistema.html

    Pensavo che in 4 mesi qualcosa in più avesse capito, probabilmente ha capito che non riesce a fare un c..avolo, occorrerebbe Bortolaso anche per il Turismo,visto che sta organizzando la gestione ei monumenti archeologici di Roma.

    Poi cosa avrebbe detto sulla conduzione familiare?

    Ho paura che siamo caduti dalla padella alla brace.

    Saluti Plinio

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  3. L'ho vista anch'io la sciura Brambilla.
    In merito alla conduzione familiare ha detto che non è professionale come quella multi-aziendale, piccole imprese con poca professionalità.
    Per quanto riguarda la brace, è l'inferno.

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  4. Non ho avuto il coraggio di arrivare in fondo alla trasmissione. Mi sono ritirato prima.
    E' scandaloso sapere che il nostro destino è in queste mani. Avete visto l'altro, il cercatore di teste? Ma cosa ha detto?

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  5. Ho tenuto fino alla fine per capire fino a che livello di conoscenze turistiche sarebbe arrivata.
    Non fa che ripetere statistiche e dati ma di logica del settore, niente.
    Veramente penoso se consideriamo che persone di valore ne abbiamo.

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  6. Peccato.
    Avrei voluto ascoltare ma mi avete praticamente detto quello che è successo, come il post di Luciano.
    Bene, dove ci troviamo per pregare?

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  7. Quando le cose non si ascoltano direttamente vi è il rischio che i concetti siano riportati male come spero lo sia in questo caso.
    Se la signora MVB avesse detto che le imprese familiari non hanno professionalità e le parole fossero realmente queste, mi pone nella condizione di denunciarla A) aper offesa ad una istituzione che ha portato al benessere dell'Italia senza alcun aiuto statale B) la denuncia sarebbe opportuna per false comunicazioni, in quanto in campagna elettorale, quando era vispa, non faceva altro che portare a esmpio le PMI,

    Sono sicuro che certe cose non le ha dette.
    Non sarebbe Politically Correct
    Saluti
    Plinio

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  8. Caro Plinio,
    sono stato in politica per poco più di un anno come responsabile turistico della mia regione, poi l'ovvia fuga. In questo periodo ho compreso, credo, molte cose e cioè che i politici usano cambiare il complemento oggetto con il soggetto e viceversa per dire e non dire.
    Sarò più chiaro: io non dico a X che non va bene per il suo lavoro, ma dico che sarebbe meglio che venisse Y per migliorare il lavoro e quindi l'economia.
    La Signora Brambilla ha sostenuto che le grandi aziende turistiche internazionali non vengono in Italia per aprire le catene alberghiere e questo è un danno per l'economia turistica.
    Se poi consideri che noi disponiamo della più alta percentuale di camere in base alla popolazione il dato o dado è tratto
    Come vedi è la stessa cosa di X e Y.
    Un salutone

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  9. Chiarissimo, ecco perchè non sanno dove mettere le mani.
    Solo un pazzo verrebbe ad investire in Italia, siccome noi siamo pazzi e siamo italiani tiriamo la carretta.
    L' Italia è quella dei comuni e resterà sempre tale meglio il particolare che l'universale.
    Plinio

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  10. Confermo quello che dice Luciano, anche se non ha sicuramente bisogno della mia conferma.
    Ma l'allusione era chiara.

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  11. Forse l'allusione, se così si può dire, non era ragionata, anche se si presume che queste considerazioni siano ovvie per i tecnici del turismo.
    Ritengo inoltre, che se ragionate, siano da attribuire alle piccolissime realtà; 1 o 2 stelle.
    I motivi sono evidenti e cioè niente personale e trattenute minoritarie come ad esempio collaborazioni o altro che ne diminuiscono le entrate erariali.

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  12. @Plinio
    Hai ragione l'Italia ha la mentalità particolare e credo sia anche meglio. A differenza di altre nazioni noi non sappiamo coordinarci se non quando seguiamo il gregge, vuoi per paura o vuoi per inesperienza. Siamo però i primissimi in arrangiamenti e quindi a dividere il gregge quando ci capita l'occasione anche a danno del vicino.
    A presto

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  13. Pecore, siamo delle pecore, abituati ad esserlo e ne siamo contenti. Abbiamo bisogno del cane pastore e del padrone che ogni tanto ci bastona ma non vogliamo responsabilità. Chiaramente qualcuno non accetta tutto questo e si tramuta in padrone ma con altre pecore.

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  14. Bravo Frap1964. Ottima ricerca a dimostrazione dell'inconsistenza delle dichiarazioni affrettate di alcuni noti signori.
    Non ricordavo più quella richiesta che elenchi nel precedente post di Luciano.
    Aspettiamo a vedere cosa riusciranno a fare nel mese che Berlusconi ha dichiarato per l'istituzione del Ministero del Turismo.
    Cambiare il Titolo V della Costituzione in un mese è cosa ardua.

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  15. Quindi il rutelli ci aveva già provato e nonostante due regioni fossero della stessa corrente non si è fatto niente.
    Zaia in effetti non vuole questo ministero come tutta la Lega.
    Vedremo e ci sarà da ridere.

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  16. @Francesco
    Non è ardua è impossibile.

    Nicolò

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  17. Ottimo Frap 1964: Modifica dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione in materia di inclusione del turismo tra le materie attribuite alla competenza legislativa concorrente dello Stato e delle regioni.

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  18. Per me ce la fanno a cambiare il Titolo V in un mese.
    Non dimenticate che ci ha già abituati a soluzioni repentine il Berlusconi.
    Forse.

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  19. Caro Anyway,
    non credo sia possibile il cambiamento "repentino" del Titolo V della Costituzione.
    E' sempre peggio quello a cui siamo costantemente sottoposti e non intravvedo soluzioni.

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  20. @Luciano
    Ti propongo un post sul Titolo V della Costituzione.

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  21. Prendendo spunto da ...1964 credo che evidenziare questa evidente problematica sia istruttiva.
    Vincenzo

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  22. Quante evidenze fai Vincenzo?
    Marina

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  23. @Sergio
    Ho dato uno sguardo al Titolo 5 della costituzione e non vedo punti insormontabili per poter attuare il Ministero del turismo.
    Altresì non sarà facile per il governo ma penso che sia fattibile.
    L'ultima volta che è stata presentata o proposta una variante (Rutelli)già dalle prime righe si evinceva l'inconcludenza e quindi l'irrealizzabilità della proposta.
    Ritengo che sia stata anche voluta perchè è improponibile, come detto l'inizio...secondo i principi affermati dalla Corte Costituzionale...quando questa dice tutt'altro. Suvvia!
    Se avete voglia di leggerla ...http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/32142.htm.
    @Marina
    Spero tu ne sia a conoscenza per la tua tesi.
    Saluti

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  24. @Anyway

    Trattandosi di modifica della norma costituzionale occorre ovviamente riferirsi al dettato dell'art. 138 Cost. :
    "Le leggi di revisione della Costituzione (…) sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione".
    Se la legge di revisione non è approvata nella seconda votazione, sia alla Camera sia al Senato, con la maggioranza dei due terzi dei componenti, entro tre mesi dalla pubblicazione può essere sottoposta a referendum popolare su domanda di un quinto dei membri di una Camera o di cinquecentomila elettori o di cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.

    Se modificano la Costituzione in un mese... praticamente violano la Costituzione e la bocciatura è matematica (Napolitano in primis gli nega la firma di sicuro).

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