venerdì 12 febbraio 2010

Censura

In tempi di comparazioni, similitudini o uguaglianze, possiamo tranquillamente affermare che la Brambilla & C. stanno al turismo come noi stiamo alla cardiochirurgia.
Per noi lo zero assoluto.
C’è però un “solo” di differenza, e vale a dire: “Solo” che noi non ci arroghiamo né tantomeno intendiamo ergerci a ripristinatori di cuori ammalati, mentre la di lei & C. pretendono di farlo con il turismo.
Chissà che espressione avrebbero i "poveri" pazienti cardiopatici di fronte al maneggiare di bisturi improfessionali?
Beh, probabilmente lo stessa che abbiamo avuto da quando la “rossa” si è addentrata nel dicastero “omaggiatole”.
Eh si; quello è per forza un “regalo”, sennò che altro può essere,
considerando il lento declino dell'innovvazione di un turismo già da troppo tempo agonizzante?
Comunque e brevemente mi soffermo sull’ultima str…anezza della Michela & C:.
Sia mai che della “allegra banda” tralasciamo qualcosa.

Gennaio 2010 segna un calo nelle presenze alberghiere del -2,1%
rispetto allo stesso periodo del 2009, questo il risultato del monitoraggio effettuato da Federalberghi-Confturismo.
Un calo di presenze che segue un 2009 chiuso, secondo i dati ISTAT,"con le tariffe alberghiere calate del 2,2% rispetto al costo della vita complessivo che ha fatto segnare un +0,8%." ha sottolineato il Presidente degli albergatori Italiani, Bernabò Bocca.
Notizie poco incoraggianti vengono anche dal fronte occupazione, scesa del -3% a gennaio, con un picco del -4% per i lavoratori a tempo inderterminato e un +0,1% per i lavoratori a tempo determinato.
Ma il 2010 non doveva essere l’inizio…?
MICHELA BRAMBILLA: “IL 2010 ANNO DELLA RIPRESA PER IL TURISMO”
MATTEO MARZOTTO: “IL 2010 SARA’ ALL’INSEGNA DELLA RIPRESA”
E tanti altri che non elenchiamo per evitare d’intasare il blog.
La nostra opinione?




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3 commenti:

  1. Sono d'accordo su tutto ma di più sulla questione che è stato un regalo dall'alto.
    Questa persona non può fare il ministro del turismo.

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  2. E questo caro Luciano?

    Fatturati in calo e aziende che chiudono. È il risultato del sondaggio di Confcommercio Unione Venezia presso i suoi associati diffuso in un comunicato stampa. La contrazione dei consumi, si legge nel comunicato, sta mettendo in ginocchio le aziende del terziario, che stanno affrontando un deciso calo dei propri fatturati.
    L’osservatorio d’impresa di Confcommercio Venezia calcola che nel 2009 oltre il 48% delle aziende associate sono in calo rispetto al 2008 e che il volume d’affari dell’intero comparto ha subito una contrazione di quasi il 6%, con una diminuzione del fatturato delle imprese del terziario superiore al 10%.

    Come mai parli poco o niente del Veneto e Venezia?
    Ciao
    B.C.

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  3. Ma la Brambilla sa anche leggere e scrivere ??.....pero' !!!!!!!!!!

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