venerdì 20 gennaio 2012

Sulla scialuppa di salvataggio, Francesco Schettino, ce l'ha messo Dio ?

È facile ironizzare sul comandante Schettino quando sostiene di non aver abbandonato la nave ma di essere caduto sulla scialuppa, eppure non è come credete.
Non è come quando un bambino dice che il compito a casa gliel’ha mangiato il gatto.

Invece analizzando cause e effetti, siete sicuri che in fondo in fondo non sia colpa perfino dello scoglio? Secondo i principi della fisica, e Schettino è uno che ha studiato, altrimenti non avrebbe fatto carriera e non sarebbe comandante di una nave così grossa, puoi tranquillamente sostenere che è lo scoglio a esserti venuto addosso.

Non c’è nulla di trascendentale, sono concetti base della cinematica e dei moti relativi: il treno si muove rispetto alla stazione ma se sei sul treno è la stazione che si muove rispetto al treno, e quindi, se vale per i treni, varrà anche per le navi, no?
Non dimenticate che una nave è un corpo immerso in liquido che riceve una spinta verticale dal basso verso l’alto pari al peso del volume del liquido spostato, si chiama principio di Archimede.

Ovviamente se tra capo e collo non ti arriva addosso uno scoglio.
Il teorema Schettino sembra proprio da manuale, nel senso esemplare da dare agli studenti sotto forma di problema da risolvere: sei al comando di una nave, ti avvicini come un deficiente a ridosso di un’isola per fare ciao ciao al sindaco e poiché, appunto, sei davvero troppo vicino, ti schianti contro uno scoglio e la nave va a fondo.

Bene, domanda trabocchetto: date queste condizioni assurde, come ha fatto il comandante a lasciare la nave non per ultimo, come da regolamento conosciuto perfino dai topi nelle stive, ma per primo?
I frettolosi senza competenze scientifiche risponderebbero tranchant che il comandante è un coglione, e invece no, bisogna fare i conti con l’entropia, con la teoria del caos, con tutta una serie di variabili improbabili ma non impossibili.

Se una farfalla sbattendo le ali a New York scatena un uragano in Giappone, volete che non faccia cadere un comandante su una scialuppa all’Isola del Giglio?
Non c’è nulla di strano, nulla di impossibile, e come giustamente ha sostenuto Schettino la nave si è inclinata di colpo, all’improvviso, dopo un’ora e mezzo, e lui è stato sbalzato fuori, con il culo dritto su una scialuppa di salvataggio.
Insieme agli altri ufficiali. Beh, e allora?

Erano insieme nel momento in cui lo scoglio assassino ha colpito la nave e sono stati sbalzati in coro, all’unisono, può succedere.
Pure con il computer, e allora?
Schettino ce l’aveva in mano per consultare la rotta quando è avvenuto lo sbalzamento, anzi durante l’involontario volo lo ha stretto più forte, per proteggerlo dall’acqua salata, che danneggia irrimediabilmente i delicati circuiti dei computer portatili. Inoltre, altro principio della fisica e della termodinamica, non si può destrapazzare un uovo una volta rotto e strapazzato, e quindi cosa voleva quel pazzo di De Falco quando urlava: torni a bordo, cazzo!
Stai calmino, De Falco.
Si può essere sbalzati in giù dentro una scialuppa, ma mica ci si può risbalzare a piacimento dove ci pare, mica Schettino è Spiderman o Batman, hai visto troppi film.
Al contrario lo sbalzamento sulla scialuppa è possibile, e se fosse ritenuto impossibile non esisterebbero i giocolieri, e i trapezisti si schianterebbero al suolo senza riuscire a incontrarsi a mezz’aria e sarebbe impossibile perfino ritrovarsi un colore servito a poker.

Nel campo dell’impossibile, viceversa, se foste così razionali sempre, non esisterebbe neppure la religione.
Mi chiedo a proposito perché Schettino non ci abbia pensato, io avrei buttato lì, papale papale: mi ci ha messo Dio. Oppure: Padre Pio mi ha guidato verso la scialuppa.
Nessuno avrebbe potuto contestare niente, di sicuro non i credenti, anche perché come avrebbero potuto dimostrare il contrario?
Proprio loro, per i quali l’onere della prova spetta a chi non ha fede?
Certamente, dopo l’enunciazione del teorema Schettino, che ha dimostrato scientificamente come le cose non siano come si crede, tana libera tutti anche per i coniugi colti in flagrante e fino a oggi costretti a ingiuste ammissioni di colpa.
Da oggi: cara, non è come credi, stavamo lavorando, siamo inciampati, la segretaria è cascata in avanti sulla scrivania e io per caso sono stato sbalzato dietro di lei così forte che, pensa, ho perso i pantaloni e mi sono venute perfino le convulsioni.

Massimiliano Parente

13 commenti:

  1. A dir poco geniale questa analisi :D

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  2. Ci sarai?

    Il personale di bordo di Costa Crociere si è dato appuntamento domenica a Genova per una grande manifestazione dopo il tragico naufragio della Concordia. "La nostra presenza dovrà essere silenziosa, discreta e composta" si legge sulla pagina Facebook dell'evento al quale hanno già aderito circa 600 persone. "Sarà una fiaccolata alla luce del sole per dire che ci siamo, che siamo orgogliosi di fare parte dell'equipaggio di Costa Crociere, per sostenere i nostri colleghi eroi di Costa Concordia, e per sostenere i passeggeri coinvolti".
    Nessun clamore, chiariscono gli organizzatori. Solo un corteo di divise blu e gialle, nel silenzio e nel rispetto più totale, senza nessuna polemica per dimostrare che l'equipaggio c'è come c'era quella tragica notte al Giglio. "E' importante che in questa situazione così delicata - si legge ancora - la nostra presenza sia tanto massiccia quanto silenziosa e assolutamente rispettosa".

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  3. sono arrivato solo a 1° di coperta poi ho fatto ingegneria.
    non ho trovato sui media praticamente nessun commento con un minimo di base tecnica
    il fatto che sui filmini si veda con che velocità si inclina prima da un parte e poi dall'altra mi fa pensare ad un possibile problema di questo tipo di navi alte e strette cm che si galleggiamo anche con tre compartimenti allagati ma che potrebbero avere dei grossi problemi di stabilità per l'effetto degli specchi acquei liberi.
    è un punto su cui nessun media ci spende tempo.
    come mai nemmeno un'intervista a fincantieri ed al rina?
    perchè il giornale o il secolo non rompono gli indugi su questo punto.
    ricordiamoci che la normativa è sempre evoluta a seguito di incidenti, titanic docet.
    non mi stupirei che tra qualche anno nell'indifferenza generale le norme per le navi con una sezione maestra del tipo delle navi da crociera venisse modificata.
    sulle mappe elettroniche ricordiamoci che alcuni anni fa, mi sembra il 2006 , una nave da crociera è affondata a santorini per un errore della carta nautica elettronica.

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  4. Ciao G.

    Appunto, come mai?

    Se ne sono lette di tutti i colori ma niente di professionale.

    Sic!

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  5. @Luciano

    Ci sarà un considerevole in fatto di presenze nel dipartimento delle crociere?


    Gianni

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  6. @Gianni

    Immagino che la parola mancante sia "calo" in fatto di presenze sulla Costa.
    In merito ti posso assicurare che Costa non perderà praticamente niente, anzi.
    Sempre che non subentrino dei nuovi fattori che non conosciamo.
    Se poi calcoli che nell'isola del Giglio ci sono già dei turisti che ...

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  7. A cap' 'e tavolo o 'nu buono guappo o 'nu buono strunzo.

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  8. A proposito di ENIT, mercoledì 25 si discute in X Commissione della Camera della proposta di legge di Marchioni ed altri circa la
    Trasformazione dell’ENIT – Agenzia nazionale del turismo in società per azioni a maggioranza pubblica per la promozione e la commercializzazione dei prodotti turistici nazionali in Italia e all’estero.
    Questo insieme a due proposte di legge di Borghesi e Stefani che risalgono al 2008 e riguardano l'ICE.

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  9. @frap

    Con la tragedia della Costa Concordia m'ero completamente scordato di quella proposta di legge della Marchioni.

    Credi che possa cambiare qualcosa?

    :(

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