giovedì 21 giugno 2012

Tre cartoline dalla mia Italia (con lo scherzetto ma è una cosa seria)


Certo che la Monica di Viaggi e Baci se l’è studiata proprio bella, mica bruscolini di zucca che non servono nemmeno per il breakfast di un picchio, o come i semini di cuccuruba che non ho mai capito che cosa sia, per non parlare poi degli svolazzi del logo dell'Enit e affini, che per quanto mi riguarda fanno la coppia col cuccuruba. 
Lei s’è inventata la “Tre cartoline dall’Italia mia”, anzi dalla mia Italia, giusto per la precisione.

E perché?
Beh, la risposta m’è sembrata talmente evidente che mi sono addirittura dimenticato di richiedergliela, ma penso che abbia voluto privilegiare la “cosa” di cui nel bel Paese ne abbiamo un’esagerata abbondanza, che quell’altra abbondanza non è ancora riuscita a rovinare … per ora.

E per quell’altra abbondanza (la seconda) intendo i “careghati”, quelli che al comando del turismo nazionale hanno saputo partorire una quantità industriale di strun stranezze.

Però non è di loro che vi voglio parlare (oggi mi prendo un po’ di riposo … però tant’è), ma di questa genuina trovata che troverete descritta qui (un click e vi divertite).

E soprattutto daranno un senso in più a quell’immenso patrimonio paesaggistico (e non solo) di cui disponiamo e che c’è impossibile conoscere tutto anche per noi che ci viviamo.
Figurati gli altri!

Quindi … 3 foto scattate nel Belpaese e una dedica che spieghi in poche parole, per ciascuna, il luogo e il motivo della vostra scelta. Le foto potranno avere qualunque soggetto, essere state scattate durante un viaggio oppure dietro casa vostra …

Ora, nella mia vita non ho mai vinto niente, neanche il bis scritto sul bastoncino dei ghiaccioli quando questi costavano 15 lire o il “hai vinto uno” nei Boeri degli anni ’60.
Pertanto concorro unicamente per conquistare gli ultimi tre posti di cui sono certo non avrò dei rivali.
E poi da buon genovese riesco a risparmiare (che male non fa) anche sulla didascalia o la descrizione, di cui non credo ci sia grande bisogno.

Ecco le mie tre fotografie ... e chi mi emula peste lo colga ... e anche diarrea, perché uno scherzetto basta e anche c'avanza.
Questa è una cosa seria!

1a Fotografia










2a Fotografia








3a Fotografia

10 commenti:

  1. Anche questa è una strada [simpatica] per far arrivare gli altri alla meta.


    XD

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  2. ahahahahahah ... sto ancora ridendo!
    Per fortuna che non si vince proprio nulla, visto che i 3 posti peggiori se li contendono i soggetti delle tue foto.
    Bel modo, ed originale, per far capire che l'Italia è bella, se ...
    Lascio spazio alla vostra immaginazione, visto che non ce ne vuole poi tanta!

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  3. Luciano tu un giorno o l'altro in ufficio ci farai morire ........dal ridere.

    :-DDDDD

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  4. Per me ti do la GOLD MEDAL


    Il primo premio assoluto

    :-)

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  5. @Luciano Ardoino

    Sembrerebbe che
    Da Elisa Marchioni


    Proporremo il credito del 50% anche per chi ristruttura gli alberghi, così come sarà per chi ristruttura le abitazioni: è una misura che migliora l'offerta turistica e, in parte, si ripaga da se attraverso l'emersione del lavoro sommerso.“

    e


    „Il secondo emendamento è per proporre il meccanismo dei buoni vacanza secondo il modello francese: muove l'economia senza bisogno di risorse pubbliche, ampliando la platea di coloro che possono accedere alle vacanze. Non più una sovvenzione per le famiglie meno abbienti ma un vero e proprio sistema di benefit collegati al mondo delle imprese, sullo stile dei buoni pasto. In Francia movimentano un miliardo e 400 milioni di euro a fronte dei 5 milioni di euro in Italia: sono numeri che, non solo in questi tempi, non credo si possano sottovalutare».“

    Alla fine le danno sempre retta a quanto sembra.

    Cordialmente

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  6. @Luciano

    Vieni via da lì
    Vieni via da lì
    Vieni via da lì

    E vieni qui!

    Notte

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  7. Per paura della diarrea e della peste cercherò di non emularti però viene voglia.

    :-DD

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  8. I tre commissari decidono di raccontare i loro mesi passati in mezzo ai documenti di Valtur, tra contratti e faldoni capaci di fare perdere anche la pazienza.


    Lo faranno nei prossimi giorni a Milano incontrando la stampa e a questo punto tutto è possibile. Anche che spieghino al mercato che la faccenda non è di così facile soluzione come era parso a tutti solo qualche mese fa.

    Basta fare due contenitori come successo con Alitalia, si diceva in autunno. Da una parte la bad company con tutti i suoi mille problemi e dall'altra la good company con il vestito tirato a lucido. Poi tra bandi di gara a ritmo lento e candidati sfuggenti siamo arrivati nella calda estate, dove anche il nome di qualche investitore estero pare non entusiasmare più.

    Resta un brand ancora capace di fare presa sui consumatori, ma l'epoca dei commissari non potrà durare ancora a lungo. Questo lo diranno di sicuro nei prossimi giorni, il resto rimane per ora un mistero.

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  9. "Dobbiamo lasciare l’abitudine di proporre l’offerta e iniziare a sentire che cosa vuole il cliente, costruire un prodotto che vada incontro alla domanda".

    Paolo Rubini (nella foto), consigliere delegato del Convention Bureau Italia, indica la strada da seguire, per la meeting industry, a un anno esatto dal debutto del nuovo soggetto creato in seno all’Enit per promuovere e coordinare il congressuale italiano all’estero.

    Ed è un bilancio positivo quello che illustra Patrick Hoffnung, direttore del Cbi, e che parte dalle statistiche 2011 dell’Icca “in cui l’Italia mostra un incremento del 6,5 per cento rispetto all’anno precedente”.

    I numeri del Convention Bureau parlano di 61 pratiche lavorate, di 5 congressi, 8 convention e 14 incentive e di molte richieste di meeting a Milano, Roma, Venezia e Firenze.

    “Si lavora sul recupero della visibilità e sulla comunicazione – ribadisce Rubini -. I risultati sono interessanti e ci dicono che siamo sulla strada giusta”.

    Credere e sostenere l’operato del Cbi: è quanto sottolinea Paolo Audino, a.d. di Exmedia: “Riteniamo sia importante che il Convention Bureau Italia possa lavorare nel migliore dei modi per far crescere il settore”.

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  10. Però

    "Lavorare insieme per soddisfare le esigenze della meeting industry italiana".

    Paolo Zona, presidente Federcongressi&eventi non usa giri di parole e, in apertura dell'edizione 2012 di Btc, entra subito nel dettaglio delle operazioni da mettere in piedi per il comparto degli eventi tricolore.

    "Occorre dare vera voce alle esigenze degli attori di questo mercato - ribadisce Zona -, solo così soddisferemo tutte le aspettative con brillanti risultati".

    Il messaggio è indirizzato "alla cabina di regia del sistema italiano - prosegue il presidente -, così come a tutto il sistema italiano degli eventi, con il quale abbiamo sottoscritto un accordo - quadro due anni fa, proprio in occasione di Btc".

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