mercoledì 2 luglio 2014

All'Enit voglio bene ma proprio non li capisco

Non sarà bello ironizzare sulle nostre disgrazie ma a questi punti credo non ci sia rimasto altro da fare per rendere l'aria più frizzante e respirabile.

E poi, quale altra possibilità abbiamo per far capire che così non va e non potrà mai andare?
Ma vediamo un po.


Made in Italy, il programma pubblicitario dell'Enit per il 2014 ...
... loro dicono che sia un grande successo e così scrivono: “La landing page www.italy.travel, attualmente tradotta in 11 lingue ed in continua implementazione, offre un punto di accesso al messaggio lanciato e conduce ai siti delle Regioni italiane, al Portale italia.it e a quello di Expo2015, contribuendo a moltiplicare la diffusione virale del messaggio stesso attraverso i social media, oltre i confini geografici e linguistici predefiniti.

Pertanto facciamo un salto qui per vedere a fine pagina i like ottenuti nelle varie lingue di localizzazione.
D'altronde non fanno tutti che dire che quei benedetti “I like” sono di un'importanza capitale per il nostro turismo nazionale, no?

Totale: 95 "I like"

E meno male che a monte c'era stata "una mole di lavoro enorme", secondo Pomilio o chi per lui, per colpire "i principali mercati, anche emergenti, a livello mondiale"

A noi spetta monitorare una pianificazione media pre-definita dagli uffici ENIT presenti sui diversi mercati. Il nostro compito è di verificare i dati di diffusione trasmessi dagli editori incrociati con quelli dei principali centri di rilevazione media. Avvieremo, ma questa è solo una nostra specifica e libera attitudine, un’analisi semiotica di quanto si produrrà sulla rete attraverso gli esperti semiologi del nostro reparto e in collaborazione con alcuni importanti osservatori universitari che con noi collaborano.
È un modo abituale che abbiamo adottato per valutare ex post la validità delle strategie comunicative attivate al di là del mero dato quantitativo, ma andando a interrogare il messaggio e i suoi effetti da un punto di vista qualitativo e culturale in senso lato. Un modo, aggiungeremmo, non solo per garantire l’efficacia delle scelte effettuate, ma anche per rilevarne eventuali difetti e correggere il tiro per il futuro. 


Ma anche la pagina dei video, "spacca" però, eh... va detto

English: 4
Italiano: 81
Francaise: 0
Deutsch: 3
Russo: 0
Espanol: 1
Portugues: 0
Polska: 0
Altre lingue: 0

Totale: 89

Ovvero... come usare i soldi pubblici nostri:

Determinazione PSCCP 155-2013 del 20/12/2013
Oggetto: Spese per realizzazione e concessione di utilizzo immagini per il progetto "Piazze d'Italia". Spesa prevista: €  8.000,00

??????: ma non erano immagini di collezioni royalty free ??

Determinazione PSCCP 92-2013 del 06/08/2013
Oggetto: Affidamento del servizio relativo all'utilizzo del brano "Fuga"per la realizzazione della colonna sonora per spot video promozionale Piccolo Grande Paese-Piazze di Italia Spesa prevista: €  18.150,00

Determinazione PSCCP 61-2013 del 14/05/2013
Oggetto: Realizzazione filmato “ Piccolo grande Paese – Piazze d’ Italia Spesa prevista: €  40.000,00

Determinazione PSCCP 40-2013 del 10/04/2013
Oggetto: Gara per affidamento del servizio di ideazione e creazioni di messaggi pubblicitari di coordinamento e monitoraggio della campagna di comunicazione; spesa per pubblicazione in G.U.Spesa prevista: €  551,07

Determinazione PSCCP 37-2013 del 03/04/2013
Oggetto: Affidamento servizio ideazione creazione messaggi pubblicitari-contributo Aut. LL.PP Spesa prevista: €  30,00

Determinazione PSCCP 33-2013 del 25/03/2013
Oggetto: Affidamento servizio ideazione creazione msg pubblicitari - Indizione gara, approvazioni atti e prenotazione impegno di spesa Spesa prevista: € .140.000,00

Determinazione 68-2014 del 24/03/2014
D.C. PSCCP
Oggetto:  Realizzazione e fornitura materiale promozionale con elementi identificativi della campagna di comunicazione "made In Italy"Spesa prevista: € 2.000,00

Determinazione 67-2014 del 24/03/2014
D.C. PSCCP
Oggetto:  Affidamento del servzio di adattamento dello spot video "Piazze d'Italia" con elementi della campagna di comunicazione "made In Italy"Spesa prevista: € 6.100,00

Ma devo dire di aver trovato molto interessanti anche:

Determinazione PSCCP 41-2013 del 10/04/2013
Oggetto: Affidamento del servizio di rivisitazione del logo ITALIA Spesa prevista: €  8.810,00

Determinazione PSCCP 67-2013 del 03/06/2013
Oggetto: Affidamento del servizio relativo allo sviluppo strategico, ideazione creativa, elaborazione grafica ed impaginazione di un manuale di identità visiva legato all'utilizzo dei marchi ENIT ITALIA Spesa prevista: €  14.762,00

??????

Determinazione PSCCP 140-2013 del 05/12/2013
Oggetto: Affidamento del servizio di ideazione e creazione di messaggi pubblicitari, coordinamento comunicazione Spesa prevista: €  99.567,00

??????

Per non parlare delle centinaia di migliaia di euro che vanno in allestimenti degli stand alle varie fiere a destra e manca (dare un'occhiata per chi ne ha voglia e tempo ... così per curiosità) o le decine di migliaia per i numeri della rivista ENIT Italia (ma qualcuno la leggerà?).

Speriamo davvero che cambi qualcosa d'ora in poi con l'innesto del commissario Cristiano Radaelli, vah … 


 P. S.: Che ne dite, giriamo questo link a quelli dell'Enit e a Pomilio BLuum?





10 commenti:

  1. Farei sommessamente notare che la campagna era dedicata ai seguenti mercati (vedi capitolato di gara):

    GERMANIA
    AUSTRIA
    POLONIA
    REP. CECA
    RUSSIA
    SCANDINAVIA
    REGNO UNITO
    FRANCIA

    Quindi i like "italiani" escludiamoli pure e consideriamo i soli risultati sui mercati di interesse:

    Pagina Visual tematici - like - 13

    English: 6
    Francaise: 3
    Deutsch: 2
    Russo: 1
    Espanol: 1
    Portugues: 0
    Polska: 0
    Altre lingue: 0

    Pagina Video - like - 8

    English: 4
    Francaise: 0
    Deutsch: 3
    Russo: 0
    Espanol: 1
    Portugues: 0
    Polska: 0
    Altre lingue: 0

    Non calcolo precisamente il costo "per like", ma dovremmo essere +/- sui 6700 euro/like circa (+iva). Niente male davvero. Spero pubblichino anche l'analisi semiotica in collaborazione con i vari osservatori universitari, perché si tratta di un case history di sicuro interesse per il futuro della comunicazione turistica nazionale sui vari social. ;-)

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  2. Considerando che, in questo momento, in meno di 24 ore, questo tuo post, pieno di numeri, ha già collezionato ben 12 like, direi che... meglio che non dica, vah. ;-)

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  3. Consoliamoci (per modo di dire) con i like della home-page di italy.travel:

    English: 160
    Francaise: 22
    Deutsch: 15
    Russo: 26
    Espanol: 6
    Portugues: 6
    Polska: 0
    Altre lingue: 0

    Totale: 235

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  4. Cavolo, questo post solo 12 I like?
    Mai avuti così pochi.
    Mah, si vede che questa pubblcicità non piace proprio o costa troppo.
    O tutte e due.



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  5. "... poi accetto il confronto e le critiche ma sui fatti, le cose, i numeri. I fatti, poi le opinioni."

    Ad oggi, ci leggo 108 like e 34 commenti.

    Ecco, ma sui numeri di questo post e dei commenti di cui sopra, lo vogliamo mica fare un bel confronto, neh? ;-)

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  6. @Luciano

    Sei già salito a 18 like.
    +33% in sole 2 ore.

    Perché non ti inventi una campagna e ne fai 7 post?

    Ci sta che surclassi pure italy.travel. ;-)

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  7. @Frap

    Va detto che circa una ventina di "I like" vanno a finire su ZIC ZAC e non appaiono su FB.
    Così pure un'altra cinquantina (al giorno), in totale, che finiscono sugli assemblatori di notizie come blogitalia e compagnia bella.

    A volte m'è capitato di vedere anche degli "up" su dei miei post sulle tre cifre.

    :)

    Quindi il totale s'aggira quasi sempre sui 150/250 I like a pezzo.

    Li vorrei inserire (i link) sul blog ma alla fine ci sarebbero troppi di quei numerini e la cosa non mi sembra granché interessante.
    Ce ne sono già troppi che prima o poi toglierò.
    Le banndierine però no, mi piacciono troppo.

    :)

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  8. Andrebbero poi considerati tutti quelli che il "mi piace" lo vorrebbero mettere ma per motivi logistici (non volendo far apparire il loro nome sui miei post) non lo fanno.

    In poche parole quelle persone che sono d'accordo ma hanno paura di eventuali reazioni da parte di quelle ersone che nel pezzo sto trattando.

    Infatti quando parlo bene di qualcuno (ben poche volte) ecco che pigiano il pommello come a dire: "Io ci sono". Così se l'interessato legge il mio post, loro ci guadagnano d'immagine e ... vabbeh, lo si capisce di certo, neh!

    ;-)

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