venerdì 29 agosto 2014

Lo studio della disabilità nelle scuole alberghiere ?

Occorre rieducare il settore del turismo per permettere a chi di noi non è stato granché fortunato con la propria salute, almeno di non essere anche “mazziato” in conseguenza della sua disabilità.

Non è possibile che un direttore, un proprietario o di chi ne fa nell'occasione le veci, non sappia nemmeno cosa sia un tetraplegico e un paraplegico, per non usare parole ancora più incomprensibili a questa gente.

Per fortuna io non lo sono ma credo che sia nell'indole di qualsiasi essere umano prestare attenzione a chi non lo è, e avendo diretto catene alberghiere ho sempre fatto in modo che i miei collaboratori superassero in fretta questa “ignoranza” per poter affrontare nel miglior modo qualsiasi eventuale evenienza.
E' mai possibile che lo si faccia per un idioma e non per una cosa così importante ?
Non e forse anche questa la "qualità".
Poi, girando il mondo mi sono chiesto molteplici volte il perché questa materia, la disabilità, non sia inclusa nelle scuole alberghiere almeno per dare quelle nozioni principali a chi poi prenderà questo indirizzo.
Infatti in tutte le nazioni dove ho lavorato non ho mai visto questa possibilità e … non si potrebbe partire per una volta dall'Italia ?

Poi che i 100 alberghi contattati abbiano risposto in questa maniera nonostante le Leggi … vabbeh, si sa.

Il video che comprova questa “ignoranza” è qua sotto.








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