giovedì 18 settembre 2014

italia.it: fermi tutti questa è una ... piccola rapa

La prima esclamazione mentale che m'è venuta dal cuore ieri a Roma quando sono entrato al MIBACT per la riunione del TDLAB, il Laboratorio del Turismo Digitale che dovrebbe dare il “LA” appunto al riordino anche di italia.it (il portale del turismo), è stata: “porca eva noi siamo qua a darci da fare per cercare di migliorarne un po' l'andazzo mentre questo (italia.it) se ne starà probabilmente chiuso per chissà quanto tempo.
La situazione che s'è creata lì negli ultimi mesi è abbastanza nota ma per darci una botta nonché per evitarmi delle lunghe e stressanti ricerche sul web, estrapolerò dal blog dell'amico Frap1964 alcuni brani poiché ne ha già parlato da tempo.
Frap che come al solito è più preciso di non so che e che per l'occasione scrive ...

Il Fatto Quotidiano pubblica un articolo a firma Alberto Crepaldi secondo cui Promuovitalia, stazione appaltante dei servizi redazionali del portale italia.it, nei giorni scorsi avrebbe unilateralmente rescisso il contratto attualmente in essere con Unicity SpA.
Secondo Il Fatto, il recesso sarebbe avvenuto per mano dell’attuale commissario liquidatore di Promuovitalia Antonio Venturini ed avrebbe avuto il pieno avvallo del ministro Dario Franceschini.
La clausola adottata sarebbe quella riconducibile al punto 11.6 del contratto operativo in essere che, a quanto pare, prevederebbe espressamente il recesso nel caso di “sopravvenuti motivi di pubblico interesse”.
Sembra che il pubblico interesse consisterebbe sostanzialmente nel fatto che la gestione del portale italia.it, per effetto dell’approvazione del disegno di legge n. 1563, “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, recante disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo” sarebbe ora passata ad ENIT; che contestualmente è stato però commissariato, come noto.

Il disegno di legge prevede altresì la liquidazione definitiva di Promuovitalia.
Va ricordato che Promuovitalia è società partecipata al  100% da ENIT, che ne è formalmente socio unico, anche se, per statuto, ha sempre agito sotto il controllo dell’ex DSCT della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento che ora è confluito nella direzione generale per le politiche del turismo del MIBACT.
Per cui i “motivi di pubblico interesse”, se davvero questi, suonerebbero abbastanza “curiosi”, se non forse un probabile pretesto.
A fronte di un originario bando di € 2.030.000 + IVA, la gara per l’assegnazione dei servizi tecnici per la redazione del portale nazionale del turismo fu riaggiudicata il 30 marzo 2012, dopo un contenzioso durato ben 16 mesi, ad Unicity SpA; per un importo di € 1.548.000 nel periodo del triennio giugno 2012 – giugno 2015.

Promuovitalia aveva però chiuso il bilancio 2012 in rosso chiedendo al socio unico ENIT di coprire buona parte delle sue perdite e precisamente una quota pari a € 229.087 su € 291.679 di disavanzo.
Il bilancio 2013 di Promuovitalia non è stato ancora pubblicato ed a luglio 2014 la sua approvazione è stata rimandata a successiva assemblea: pare si annunciasse ancor più disastroso del precedente, con disavanzo attorno al mezzo milione di euro, sembra.
Figuriamoci qundi quale potesse essere la situazione economico-finanziaria della società, nel 2014, al momento della nomina del commissario liquidatore.
E’ molto probabile che questi si sia trovato nell’impossibilità tecnica oggettiva di poter erogare i regolari compensi ad Unicity SpA ed abbia perciò utilizzato, ma solo ora, la clausola di cui all’art. 11.6 di cui sopra semplicemente per evitare di dover pagare oltre € 500.000 per il periodo residuo, cioè sino a naturale scadenza del contratto operativo in essere, nel giugno 2015: va ricordato che la redazione del portale, da febbraio 2014, pare non percepisca un euro.

Il bilancio di previsione 2014 di ENIT mostra peraltro come l’Agenzia in commissariamento difficilmente sarebbe in grado di “coprire” nell’esercio 2014 tale importo “straordinario” a sua volta.
Entro fine anno il commissario straordinario di ENIT, Cristiano Radaelli, dovrebbe comunque presentare il piano di trasformazione dell’Agenzia ENIT in ente di diritto pubblico, con l’approvazione di un nuovo statuto.
Ora, considerati i tempi medi necessari per espletare una qualsiasi gara nella PA (enti di diritto pubblico compresi) e visti anche i precedenti storici (sia di Promuovitalia che di ENIT), c’è il rischio, o forse la matematica certezza, che il portale italia.it rimanga completamente fermo, dal punto di vista redazionale, forse per un anno o più.
E tutto questo nel momento peggiore, in un periodo in cui EXPO 2015 è ormai alle porte.
A questo punto occorrerebbe valutare l'opportunità di presentare un'interpellanza urgente e/o un'interrogazione a risposta immediata in commissione (non scritta, perché dal governo rispondono tipicamente, quando lo fanno, dopo mesi) al ministro Dario Franceschini.



Fortuna vuole che proprio il giorno 16 settembre 2014 … vedi qui e poi vedi qui, hanno presentato due interpellanze urgenti (interrogazioni a risposta immediata) in commissione (non scritta, perchè dal governo rispondono tipicamente, quando lo fanno, dopo mesi) al ministro Dario Franceschini. … pertanto a breve dovremmo sapere se tutto quel lavoro che stanno facendo al TDLAB potrà avere un seguito in merito a italia.it oppure se si dovrà aspettare che … ecchennesò!
... senza dimenticare chi nel portale ci lavora e che da mesi non percepisce un'emerita mazza di niente.
Non è mica bello, neh!
P. S.: Forse, un po' più d'interesse per questa questione (mica si tratta di pizza e fichi, neh!) da parte dei professoroni del turismo che s'aggirano indefessi sul web e che ad ogni digitata lasciano cadere le loro perle di grande saggezza che gli umili raccolgono estasiati da cotanta bellezza pigiando il “mi piace” a tutt'andare … non sarebbe più produttivo, o no ?








7 commenti:

  1. La situazione è molto grave e meriterebbe maggiore attenzione sui media.

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  2. Qui le cose si mettono male e sempre peggio

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  3. Mi verrebbe da fare una battuta sulle teste di rapa, ma rinuncerò. ;-)

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  4. Ma questa signora Marina della Croce, chi è?

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  5. L'altro commento è che dopo i primi passi di Gnudi (col piano strategico) Bray non ha fatto nulla.

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  6. @Raffaello

    ... come non fecero anche altri ben prima di lui (Bray).
    Pare che lì ci vadano a finire sempre dei perditempo?

    Dicono di sì!

    :)

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  7. Difendo Bray perchè aveva preparato un decreto che avrebbe messo a posto molte cose tra cui il portalone. In parte il decreto franceschini lo ha ripreso.

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