venerdì 10 aprile 2015

Il turismo deve ripartire dalla piccole cose


Non servono grandi progetti ma grandi persone (quelle col pennello grande proprio come la pubblicità, tanto per intenderci) che davvero conoscano il settore del turismo attraverso quelle opzioni che si assimilano solo con l'esperienza acquisita sul campo attraverso l'odore della cordite, del sapore del sangue, ma soprattutto che abbiano dovuto combattere contro la merda, ma non quella utile e che concima, neh.
Qui sono tutti professoroni del... di che cosa ve lo dico poi.

Avete presente quando uscite dall'autostrade, quando arrivate negli aeroporti, nei porti o eccetera eccetera?
Credete che sia così favoloso vedere cartacce, sacchetti di plastica, rami secchi, bottiglie vuote o rotte o chissà che sul ciglio della strada?
Aiuole che manco i cani vorrebbero usare per i loro bisogni... erba che spunta da tutte le parti ma non laddove dovrebbe.
Paletti stradali divelti dal tempo dei garibaldini o luci spente (di notte) che non s'illuminano più nemmeno a dargli fuoco.
Però di giorno, guarda caso, quelle che ancora funzionano ecco che sono perentoriamente accese per illuminare... ecchennessò!!
Eppure quando i "campioni del turismo nazionale" vanno dalle altre parti (nazioni) ci fanno caso, belin se ci fanno caso, mannaggia alla miseria più nera che c'è. .
E perché qui no?

Poi quando si scende nelle città, e faccio riferimento alla mia in particolare (Genova), quello che ti appare è da quarto mondo, manco il terzo.
Strade e marciapiedi rotti nella stessa maniera di quand'ero bambino (circa mille anni fa), aiuole con piante e fiori marroni probabilmente colorati dalle defecazioni canine, nonché gimcane per evitare di avere la buona sorte (dicono che a pestare la merda porti fortuna), ma se si riesce a non pestarla, ecco che magari se ne avrà anche di più.
Almeno poi non devi pulirti sul primo gradino che trovi; quello che per pura combinazione è proprio il gradino che porta a casa di qualcuno di cui non ti può fregare di meno o quello del negozio più vicino all'accaduto.
E giù merda da tutte le parti.

Nel mentre leggi e senti che non si perde occasione per magnificare le altre città internazionali per via della loro pulizia.
Però non qui da noi... no, qui non si fa!
Qui c'è la solita mandria di capre e caproni, lecchini e lecconi che sulla questione preferiscono continuare a darci delle facciate col marketing a qualsiasi costo, e imperterriti pensano che prima si debba pubblicizzare e solo dopo, pulire... forse... ma quando (?), non si sa.

E allora?

E allora si deve fare sistema si sente dire da tutte le parti, che però non si fa.
Mentre le tasse di soggiorno aumentano da tutte le parti e ti vengono a dire che quei soldi servono per pulire e per mettere in ordine le cose... ma andate a prendervelo a ramengo va.
Però tutti vogliono fare le grandi opere (eh già, palanche a gogò) per il motivo che tutti si sa.
Un esempio?

Beh, per un attimo volgete il pensiero all'expo 2015 e poi vomitate pure, che tanto in questa nazione molto presto si rifarà da un'altra parte qualcosa di simile... che a sua volta darà modo alla gente di rivomitare di nuovo... a parte naturalmente quelli che...

E la storia continua inde-fessa-mente.




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