venerdì 22 aprile 2016

Quattro piani strategici del turismo in sei anni, ma nessuno che... aria fritta?

Il 22 settembre alle ore 14.00 presso la sede romana di Confindustria (Viale dell'Astronomia, 30) avvenne la conferenza stampa di presentazione del Piano Nazionale del Turismo “5 azioni per raddoppiare il Pil del turismo", organizzata da Confindustria, Federturismo e PricewaterhouseCoopers.

D'altronde si veniva da un periodo non certo felice, turisticamente e non solo parlando, poiché nella riunione precedente si udirono questi risultati che però dettero più l'impressione di un bollettino di guerra che a delle indicazioni sul turismo nazionale; vabbè eccolo qua.
Meno 4 miliardi del fatturato turistico, meno 40.000 posti di lavoro, chiusura delle linee di credito alle piccole realtà imprenditoriali che toccherebbe il 95 per cento delle imprese turistiche italiane secondo dati divulgati allora dal Ministro del turismo.
Meno 927 milioni il fatturato di alberghi e hotel, meno 5,6 per cento le partenze degli italiani, meno 6,7 per cento camere vendute secondo l'indagine ISNART-Unioncamere.
Nel 2009 meno 3,7 miliardi di fatturato dei pubblici esercizi, meno 20 mila esercizi pubblici, meno 100 mila posti di lavoro secondo un'indagine della FIPE.
I pernottamenti negli alberghi nel primo semestre del 2009 subirono un calo del 6,7 per cento e la durata complessiva delle vacanze estive 2009 registrava un crollo impressionante rispetto al 2008, attestandosi sulle 10 notti fuori casa rispetto alle 12 notti dell'anno precedente, con la concentrazione della vacanza in un unico periodo e una fortissima propensione sul mese di agosto, - 18 per cento la spesa stimata per le vacanze estive, secondo Federalberghi.
NON SI SEPPE PIU' NULLA!

Si era nell'ottobre 2012 e il piano, costruito in collaborazione con l'advisor Boston consulting group che per questo lavoro ricevette un compenso simbolico (circa 35.000 euro) prevedeva circa 60 azioni di cui alcune da attuare con provvedimenti legislativi e quello di aggiungere ogni anno dai 15 ai 30 miliardi (nella migliore delle ipotesi) al Pil italiano.
Con un effetto benefico anche sull'occupazione che in caso di sfruttamento del massimo potenziale avrebbe una ricaduta di ben 500mila posti in più.
SPARITO!

Sul TDLAB, ideato nella primavera del 2014, una trentina di progetti, sarebbe il caso di aggiungere altro considerata la presa in giro nei confronti di una moltitudine non indifferente di gente... e poi finito in un cassetto a data da destinarsi... nel mentre il mondo va avanti.
IL PIANO GIACE!... inutile e inutilizzato. 

E' quello attualmente in svolgimento (ved. qui) che finora ha prodotto questi risultati (ved. Qui) con una marea di gente che... boh! E che seppur lavorando a gratis costa 1,5 milioni di euro.
SCOMETTIAMO CHE ANCHE QUELLO FARA' LA FINE DEI PRECEDENTI?

Ora, se ci fate caso, ogni due anni viene progettato e architettato un nuovo Piano strategico a cui immancabilmente non segue una mazza di niente.
Bene, anzi male, al prossimo inutile piano strategico del 2018... ma è così difficile capire che è solo fumo negli occhi?
Mah!

O forse serve per i rispettivi Curriculum Vitae dei partecipanti?... ce ne fosse poi uno differente dall'altro... 


5 commenti:

  1. Di più
    ma in questo paese è come darsi la zappa sui piedi da solo

    :-(((

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  2. Caro Luciano non sei all'estero e non so più come dirtelo.

    Scusami

    :-DD

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  3. Ha ha ha

    Non ti scusare Vincenzo, ci mancherebbe altro; i tuoi consigli sono ben accetti e gli stessi di altri... chissà che prima o poi...

    ;)

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  4. E ti sei scordato di questo qui, come i restanti finito in fondo ad un cassetto.
    Nel frattempo c'è chi si esalta per il nulla... e io non dico nulla, altrimenti potrei trascendere. ;-)

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